Quest’anno è stato un WPC molto diverso da quello a cui ero abituato negli ultimi anni.
Oltre alle sessioni ci siamo sbizzarriti con un live su Twitch durato per 21 ore e 45 minuti circa.
Una cosa molto stancante ma che ci ha fatto divertire molto.
Ma andiamo per gradi.
Come sempre grande affluenza all’evento più importante in Italia per quanto riguarda le tecnologie Microsoft.
Quest’anno si festeggiava inoltre il 25° anniversario dell’evento. Si respirava infatti un’aria diversa e tutti abbiamo sentito il peso di questo importante traguardo.
Le mie sessioni
Durante il pomeriggio del primo giorno ho avuto due sessioni consecutive, ovviamente su tecnologie web.
ASP.NET Core e SignalR
La prima riguardava uno dei miei argomenti preferiti da sempre (da quando è uscito nel 2011 per essere più precisi) ovvero il real time nelle applicazioni ASP.NET.
Dopo un po’ di tempo, di versioni alpha e beta, finalmente SignalR Core è sbarcato da qualche mese in modo ufficiale nella nuova versione di ASP.NET.
Totalmente riscritto da zero e basato sulla esperienza della versione precedente, si può dire che adesso il nuovo framework per il real time è pronto.
Durante la mia sessione ho fatto vedere i concetti base di questa tecnologia, fino ad arrivare a realizzare una whiteboard in HTML5 (usando i canvas) ma aggiungendo la parte collaborativa.
Praticamente ogni utente può crearsi la propria whiteboard e condividere il link della stessa.
Una volta che un altro utente entra nella stessa whiteboard può iniziare a disegnare e vedere gli altri utenti cosa disegnano in tempo reale.
Un progetto relativamente semplice, ma che fa capire le potenzialità di questa tecnologia.
Ho concluso la sessione facendo vedere anche un nuovo servizio di Azure denominato Azure SignalR Service.
Come dice il nome è un servizio in PasS che mette a disposizione un servizio di SignalR totalmente gestito e scalabile, senza preoccuparsi dei singoli componenti (Redis, Traffic Manager, ecc).
In questo modo, specificando che vogliamo utilizzare questo servizio in fase di configurazione del sito ASP.NET Core, non dobbiamo preoccuparci più di mettere in sicurezza e manutenere anche l’infrastruttura per farci dormire sonni tranqulli in ambient di produzione delle nostre applicazioni che utilizzano SignalR.
ASP.NET Core e PWA
Subito dopo la sessione su SignalR e una breve pausa sono passato a un altro argomento che mi sta molto a cuore da un paio di anni a questa parte: le Progressive Web Apps.
Con un po’ di sorpresa ho scoperto poco prima di inizare che molte persone presenti in sala non erano a conoscenza di questo nuovo metodo per sviluppare applicazioni web.
Per questo motivo forse ci ho messo un po’ più di enfasi del solito nel raccontare le varie storie e questo approccio un po’ nuovo per sviluppare.
Ero totalmente distrutto dalla sessione precedente e dalle 6 ore di live che avevo fatto in precedenza ma spero di aver trasmesso comunque il mio entusiasmo.
Se volete approfondire comunque le basi delle PWA, potete leggere un altro articolo presente sempre qua sul mio blog: Progressive Web Apps: la linea sottile che separa il web dalle app.
Nello specifico ho fatto vedere, dopo una breve introduzione alle Progressive Web Apps, i service worker e il file manifest.json, come si può in pochi passi trasformare una normalissima applicazione ASP.NET Core in un’applicazione installabile e consultabile offline sui propri dispositivi mobile e da dopo (con l’aiuto di Chrome) anche su Windows 10.
Devo ammettere che ho visto un po’ di stupore negli occhi quando ho disattivato il WiFi e ho fatto vedere che il sito continuava a rispondere tranquillamente.
Sul finire della sessione ho mostrato alcuni strumenti utili per il debug e il testing delle PWA.
Il secondo giorno mi sono completamente dedicato al live su Twitch, mentre il terzo ho avuto una terza sessione su un altro argomento che sta prendendo sempre più piede nel mondo del web: Web Assembly.
Blazor
Ultima sessione dell’ultimo giorno. Tutti stanchi. Partecipanti, speaker, operatori video e persino i nostri pc.
Nonostante questo io e Matteo Pagani (ho condiviso con molta gioia il palco con lui per questa sessione) avevamo la sala gremita di gente.
Una cosa che mi ha fatto molto piacere è essermi sentito dire da alcune persone che sarebbero venuti alla mia sessione semplicemente perchè ero io a farla.
Questo mi ha fatto capire che gli sforzi fatti per migliorarmi come speaker e cercare di dare qualità ai contenuti alla fine sta ripagando.
Detto questo, io e Matteo, abbiamo fatto una introduzione a una nuova tecnologia, per ora in fase sperimentale, di Microsoft.
Il nome per adesso dovrebbe essere Blazor e spero che venga mantenuto anche per il futuro se il progetto dovesse andare ancora avanti.
Per farla breve Microsoft ha cercato di sfruttare tecnologie già conosciute ai suoi sviluppatori web, come ASP.NET Core e Razor, per realizzare un’applicazione compilata che gira nel browser.
Può sembrare una cosa un po’ blasfema ma pare essere una tecnologia realmente futuribile.
Il supporto è praticamente nativo per tutti i browser presenti in circolazione, dal desktop al mobile, inoltre essendo qualcosa di compilato non ha problemi di compatibilità e soprattutto ha performance molto elevate.
Per ora non c’è il supporto completo per quanto riguarda gli strumenti di sviluppo perchè è qualcosa di relativamente nuovo (le prime versioni si sono viste a fine 2017) ma ha veramente delle buone prospettive e potenzialità per il futuro.

Selfie con Matteo mentre le persone iniziavano ad arrivare in sala
Live su Twitch
Come ho già scritto sopra e ormai saprete perchè ne parlo ovunque, da un po’ di tempo ho iniziato a fare live coding su Twitch.
Spero di poterlo fare sempre di più anche se non è sempre facile conciliare impegni di lavoro con questa attività.
Non poteva mancare ovviamente anche il live da WPC.
L’idea mi era nata quasi per scherzo e alla fine si è rivelata più che reale.
Rispetto ad altri eventi in cui lo avevo fatto per un solo giorno, qua la durata prevista era tutti e tre i giorni, dalle 9:00 di mattina alle 19 la sera (eccezione per l’ultimo giorno che la conferenza finiva prima).
Questa volta infatti ho cercato di fare un’agenda degli interventi delle varie persone che mi hanno aiutato in questa impresa.
Impresa può sembrare una parola troppo grossa per una cosa del genere, ma vi garantisco che preparare il materiale prima, configurare tutti i servizi per gestire lo streaming, trasportare tutto il materiale necessario e soprattutto stare tutto quel tempo davanti a una o più webcam, non è affatto banale.
Sono comunque abbastanza soddisfatto del risultato finale, sia per la passione che ci hanno messo le persone durante gli interventi, sia per il riscontro che ho avuto.
Purtroppo o per fortuna ancora Twitch e lo streaming live non è ancora tanto conosciuto in Italia, ma voglio vedere questa come una opportunità di crescita e non come una cosa negativa.
Se siete curiosi di vedere come è andata durante i tre giorni, potete riguardare le registrazioni sempre presenti sul mio canale YouTube, a questo indirizzo: https://www.youtube.com/playlist?list=PLExeWVGh74NUZ-DFP5GehqTE3enkgtE31
Oppure potete guardare i video direttamente da qua sotto.
Se siete interessati all’argomento vi consiglio di andare a vedere la pagina dedicata ai live qua sopra e se invece volete inziare pure voi con questa fantastica attività, di dare un’occhio alla pagina con la mia configurazione.
Day One
Day Two
Day Three
Ultime note
Come sempre un ringraziamento particolare va a tutta Overnet che dal 2014 mi permette di essere presente come speaker a questo evento e quest’anno mi ha permesso pure di realizzare un live event di tre giorni direttamente da li.
Ringrazio anche le persone che sono state presenti con me durante le lunghissime ore del live, chi ci ha visto in diretta e chi ci vedrà nelle registrazioni in futuro.
Spero di essere presente anche nella versione 2019 di WPC, sia come speaker che con il mio live event su Twitch.
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